Women Power: Chizzocute, una mamma tutto fare!

Posso fare un figlio a 40 anni? Posso essere una buona madre pur essendo anche lavoratrice? Quali saranno gli effetti della maternita’ sulla mia carriera?

Tutte domande che noi donne facciamo a noi stesse almeno una volta nella vita. Personalmente ritengo che conciliare carriera e famiglia sia davvero complicato e nutro profonda stima ed ammirazione per tutte coloro che riescono a farlo.

Quindi, per la mia rubrica Women Power, dedicata a tutte quelle donne che, come dico io, sembrano quasi avere i “superpoteri”, ho fatto qualche domanda a Barbara Chizzolini, fondatrice del blog Chizzocute.it : mamma a 41 anni, lavoratrice, blogger  e anche impegnata in un bellissimo progetto sociale..

Curiosi di sapere la sua storia?  eccovi l’intervista!

Quando Nasce Chizzocute e perche’?

Chizzocute nasce nel gennaio 2014 mentre attendevo mio figlio Andrea. L’obiettivo era quello di tramandare la storia della nostra famiglia in una modalità 2.0, che è quella che appartiene alle mamme moderne. Una sorta di diario condiviso che consentisse ad Andrea, una volta adulto, di conoscere i propri genitori come persone, al di la del ruolo genitoriale che indossiamo con lui nella vita quotidiana.

Perche’ questo nome e di cosa parli nel tuo blog?

Il nome nasce da un Nick name affibiatomi da un caro amico, sono sempre stata per tutti “La Chizzo” sin dalle elementari, poi è arrivato lui con quel “Cute” che ha molto addolcito quel soprannome che non amavo molto.
Il blog parla della mia esperienza di donna lavoratrice e mamma conspevole, parla di mammitudine, delle scelte ed esperienze legate alla maternità, ma anche di fashion, beauty, ricette, svezzamento, tecnologia e musica. Sono i temi che come persone affrontiamo tutti i giorni nel nostro quotidiano.

Definiresti Chizzocute piu un blog o un magazine?

Chizzocute è un blog e tale rimane, è un luogo dove i contributor trovano sempre uno spazio a loro dedicato per condividere i propri pensieri ed esperienze in totale libertà, senza seguire delle regole pre impostate. L’esperienza, il vissuto è ciò che ci accomuna. Non insegniamo ma raccontiamo.

Quindi sei diventata mamma tardi, e’ stata un’ esperienza serena oppure come dicono in molti, data l’eta’, la tua gravidanza e’ stata difficile?

Si sono diventata mamma a 41 anni appena compiuti ed è stata l’esperienza più bella della mia vita. Mi ha ricongiunto con il mio vero io, con la mia femminilità e con il mio “essere donna”. Grazie ad Andrea sono riuscita a ritrovare dei tempi più umani, ad ascoltare le sue e le mie necessità, a ridefinire le mie priorità.
La gravidanza è stata bellissima, non ho avuto alcun tipo di problema ed ho avuto il parto naturale che desideravo.

E’ incredibile come tu riesca a conciliare le tue passioni, il lavoro e il tuo ruolo di mamma. Raccontaci la tua giornata tipo.

Quando attendevo Andrea temevo non sarei riuscita a conciliare tutto, che non ne avrei avuto la forza. La maternità mia ha dato nuovi ritmi, mi ha cambiato dentro.
La mia giornata tipo è molto tranquilla, esco di casa alle 8.00 per andare in ufficio, esco attorno alle 17.30, poi lavoro da remoto se ci sono delle urgenze. Non salvo vite umane per lavoro e l’unica vita di cui sono responsabile è quella di Andrea. Seleziono molto gli eventi a cui partecipare per il blog, non spendo il mio tempo sui Social, preferisco passare del tempo con Andrea e assaporare ogni momento con lui.

Ritieni che ancora oggi sia difficile per una donna riuscire a conciliare lavoro e famiglia, e se si, perche’?

Credo sia difficile ed i dati lo confermano. Il 27% delle donne dopo il 1 figlio non rientra al lavoro. Credo il problema sia sociale prima che aziendale. Noi donne non abbiamo spesso una rete famigliare di sostegno, i nonni moderni hanno una propria vita e talvolta poca disponibilità a stare tutto il giorno con i nipotini. Tornare in ufficio con i costi legati ad un asilo nido o una tata privata è un investimento economico per i primi 3 anni di vita del bambino. Come madre mi sento di dire che deve valerne la pena,
Qual’è stata la soddisfazione pù grande che ti è arrivata da questo progetto?
Le soddisfazioni sono state tante, mai avrei pensato che in 1 anno il blog sarebbe cresciuto così tanto. Temevo che la linea editoriale, che poi rispecchia le scelte della nostra famiglia, potesse non incontrare l’interesse di altre mamme ed invece ho scoperto che tematiche quali la maternità consapevole ed informata, lo svezzamento vegano, il Metodo Montessori, ecc. sono temi cari.
Ogni volta che conosco qualcuno e mi dice “ti seguo” ecco io sono felice.

C’e’ stata una storia, tra le famiglie in difficolta’ con le quali sei in contatto per questo progetto, che ti ha colpito particolarmente? Vuoi raccontarci la loro storia?

Come hai anticipato, il blog ha delle finalità benefiche, parte dei soldi raccolti con i progetti che ospitiamo vengono destinati per acquistare beni di prima necessità a famiglie che ci vengono segnalate. Mi ha colpito molto la prima famiglia che abbiamo aiutato, una mamma che conosco chiedeva aiuto per la propria bimba, coetanea di Andrea, perché con l’arrivo dell’inverno non aveva vestiti invernali per lei e cibo a sufficienza. Una mamma del nostro gruppo, madre di 2 bambini che stava vivendo in quel momento una situazione “difficile” economicamente, è subito accorsa in suo aiuto fornendole del latte in polvere. Ecco, questa è la maternità, l’accoglienza, l’amore materno.

Infine, un consiglio in due righe, per le mamme che non riescono a conciliare lavoro e carriera?

Il mio consiglio è quello di definire chiaramente le vostre priorità: Lavoro o famiglia? Nel caso non riusciste a conciliare tutto dovete sapere quale strada percorrere.

 

 

Eleonora Rocca

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